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18-12-2006
Gammadue in TV: Davide Serafini a Telereggio
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Davide Serafini in TV |
Davide Serafini ha partecipato domenica sera alla trasmissione "Punto Campionati" di Telereggio.
L'atleta del Gammadue ha analizzato così la prima parte di stagione della sua squadra: "Abbiamo chiuso il girone di andata a punteggio pieno: un grandissimo risultato ma questo non significa che non ci siano ancora cose da mettere a posto. Basta pensare alla lunga lista di infortunati che non ci ha ancora permesso di mostrare tutto il nostro potenziale. Poi non va dimenticato che, se da un lato ci conosciamo tutti tra noi giocatori, questa squadra è comunque stata costruita mettendo insieme tre gruppi, quello di Rubiera, quello di Modena e quello che già aveva giocato alcuni anni fa nella Pallamano Secchia, gruppi che però si erano separati nelle ultime stagioni. E' chiaro che serve tempo per amalgamare al meglio tutti in questa nuova realtà".
Poi il discorso passa al futuro: "E' paradossale che alla fine del campionato si sia costretti a giocarsi un'intera stagione in un play-off tra prima e seconda. Potremmo anche fare un torneo perfetto, ventidue vittorie in ventidue partite, ma basterebbe un errore, un piccolo problema, un infortunio nel momento cruciale della stagione per vedersi letteralmente beffati sul filo di lana. D'altra parte, forse, in questo modo potrebbe effettivamente emergere la squadra realmente più forte. Certo che noi, allo stato attuale, con questa formula abbiamo tutto da perdere. Secondo me era decisamente più logica la formula dello scorso anno, con le prime quattro squadre e non solo due a giocarsi la promozione ai Play-Off. Il pratica il salto in Elite to lo devi sudare fino all'ultimo secondo dell'ultima partita, anche se hai fatto filotto nella stagione regolare. Non potremo permetterci mai la minima distrazione, potrebbe essere fatale.
Anche se, inutile nasconderlo, per i valori visti sul campo fino ad ora direi che sembrano esserci poche squadre in grado di renderci la vita difficile. Il vero nostro problema, forse, possiamo esserlo solo noi".
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