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14-12-2015

Serie A2: senza paura e senza rammarico, con la faccia cattiva verso il prossimo avversario

Serie A2: senza paura e senza rammarico, con la faccia cattiva verso il prossimo avversario
"I popoli imparano più da una sconfitta, che non i re dal trionfo" (Giuseppe Mazzini)

La sconfitta nel Derby brucia. Non potrebbe essere diversamente. Perchè è un derby, perchè non è una partita come tutte altre, perchè interrompe una striscia di 4 vittorie di fila, perchè permette a Tavarnelle di agganciarci in vetta alla classifica, perchè è una sconfitta figlia di tanti, troppi errori rubieresi (6 rigori sbagliati in una partita finita con un gol di scarto incidono un po tanto...), perchè non ci si è sentiti "tutelati" sportivamente parlando dagli arbitri, perchè... perchè... perchè...
Si è perso, punto e basta. Una battaglia, non certo la guerra.
Il campionato è ancora lungo, l'ago della bilancia si è spostato ora dalla parte dei toscani, ma di acqua sotto i ponti ne deve ancora scorrere tanta, da qui alla prossima primavera.
E perdere ci sta. Adesso però c'è anche curiosità. Curiosità nel vedere come la Pizzikotto reagirà a questa battuta d'arresto. Già, perchè se è indubbio che questo gruppo ha saputo fare tanti passi avanti in questi ultimi due anni, trovando equilibrio di gioco e maggiore solidità, adesso deve dimostrare di poter fare qualcosa di più. Di poter crescere ancora, di essere in grado di raggiungere quella maturità sportiva che è il segno distintintivo tra una buona squadra e una grande squadra. Le buone squadre sono pericolose, possono vincere con tutti ma alla fine della stagione restano nel limbo. Le grandi squadre invece quando cadono sono sempre pronte a rialzarsi, reagiscono alle avversità, prendono a cazzotti la malasorte e a fine campionato festeggiano anche se non sono arrrivate prime, perchè comunque non hanno rimpianti guardandosi alle spalle.
Ora resta da giocare una sola partita in questo 2015, prima delle meritate festività Natalizie. Sabato a Bologna, contro una buona squadra, non fenomenale ma in grado di far male se non viene affrontata con lo spirito giusto. E la domanda è: cara Pizzikotto, ti accontenti di essere quella buona buona squadra che già sei o vuoi diventare una grande squadra?

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