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24-04-2013

Serie A2: il commento di fine stagione

Serie A2: il commento di fine stagione
Iniziano ad abbassarsi le saracinesche sui campionati di pallamano. E allora è tempo di commentare la stagione che sta finendo. Partendo dalla prima squadra che ha disputato il campionato di A2. L’estate scorsa si era deciso di provare l’esperienza in A2 perché, giustamente, lo si riteneva un campionato più organizzato rispetto alla serie B e che avrebbe offerto maggiori possibilità di crescita ai nostri giovani. Si è fatto il salto con un po’ di giustificata apprensione: in fin dei conti la nostra società è vero che porta avanti una tradizione lunga quasi 40 anni ma è anche vero che in realtà si è costituita solo nel 2011 e pertanto non si avevano basi per valutare sulla carta il livello della A2 e le difficoltà che avrebbero trovato i ragazzini (in particolare quelli che l’anno precedente avevano vinto lo Scudetto Under16). A questo si aggiunge la filosofia della nuova società, confermata senza compromessi nonostante il salto di categoria: si fa con quello che si ha in casa e con quei giocatori un po più esperti della zona che abbiano ancora voglia di mettersi in gioco senza eccessive pressioni. Si puntava perciò ad una tranquilla salvezza (era prevista una sola retrocessione) e in effetti il traguardo è stato raggiunto con relativa tranquillità.
Certo nell’analisi del campionato non si più non sottolineare la netta differenza tra il girone di andata e quello di ritorno. La prima parte di stagione è stata sotto le attese. La squadra ha fatto tanta fatica, il rendimento in trasferta nettamente inferiore rispetto a quello casalingo. Alla fine sono stati vinti gli scontri diretti con La Spezia in trasferta e Grosseto in casa, si è anche giocato punto a punto nel match casalingo perso contro il Tavarnelle, ma si è andati incontro a sconfitte pesanti contro Faenza e Nonantola e soprattutto è stata giocata ampiamente sottotono la partita di Bologna.
Insomma, al giro di boa la sensazione era che si sarebbe potuto e dovuto fare di più. Di più che è emerso nel girone di ritorno, dove la squadra ha cambiato marcia: ha giocato alla pari con il Faenza e nei derby con Modena e Nonantola, vinto bene contro Bologna e a Tavarnelle, largamente con La Spezia; l’unica battuta d’arresto pesante si è registrata a Grosseto, ma con tante attenuanti.
Il timore di inizio stagione che l’A2 potesse essere troppo per ragazzi di 16 anni si è dimostrato fin da subito senza fondamento: questi ragazzi in A2 ci stanno eccome. Giovanardi, Patroncini, Sentieri, Rinaldi e Salati (tutti ’96) e anche Hila e Fiori (’95) hanno indubbiamente tratto grande giovamento dall’allenarsi con la prima squadra, e la bella stagione della Under 18 ne è la testimonianza. In questa stagione poi sono cresciuti tantissimo anche altri due giovani, il portiere Resci (’93) e il terzino Giberti (’94). Ma è stata una stagione importante anche per il pivot Spenga, che ha giocato con continuità ad altissimi livelli. L’esperienza di Agazzani e Benci è stata indubbiamente importante per creare un bel gruppo di giocatori, che vorremmo ben volentieri riproporre anche l’anno prossimo, sicuri che con un campionato in più sulle spalle si potrà certamente fare meglio.
Alla fine la promozione l’ha conquistata il Parma, squadra che fin dall’inizio ha dimostrato di avere una solidità e un equilibrio superiore alle altre. In serie B invece retrocede La Spezia, che nonostante il divario tecnico ha onorato il campionato con grandissima serietà. Sottolineiamo questo aspetto perché in un mondo della pallamano italiana sempre più in difficoltà anche ciò che sembra scontato non lo è affatto…

I MARCATORI STAGIONALI DELLA GASPARI VIAGGI RUBIERA
Benci 102 reti, Spenga 67, Sorrentino 49, Giberti e Agazzani 40, Giovanardi 36, Ruozzi 26, Barozzi 19, Fontana 14, Sentieri 8, Patroncini e Braglia 7, Crocetti e Mucci 6, Martucci 5, Carretti, Hila e Fiori 3.

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